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Il canto devozionale, nella sua essenza, incarna l'impulso umano più profondo : esprimere le nostre emozioni più intime e primordiali. Per Lyra Pramuk, la devozione è radicata nella sua musica folk futurista, che sfrutta la potenza e la vertigine della tecnologia per presentare la voce umana come oggetto dalle possibilità illimitate. Cresciuta cantando nei cori, Lyra ha lottato per liberarsi delle immagini e dalle aspettative della sua piccola cittadina della Pennsylvania, creandosi un mondo interiore profondo e complesso, libero dalle nozioni di presentazione e di conoscenza accettabile del mondo reale.
Ispirata da eroine avanguardiste e di rottura come Björk, Laurie Anderson, Meredith Monk, M.I.A e Missy Elliot, Lyra trova la sua voce nella reinterpretazione / rottura delle strutture rigide della musica classica, utilizzando il songcraft come strumento per mandare in cortocircuito le architetture che il mondo reale cerca di imporci.
L'immersione di Lyra nella scena techno berlinese ispirerà i suoi primi lavori e collaborazioni, portando la sua intimità sonora sul dancefloor. L'abbraccio profondo di una spiritualità non vincolata da ortodossie imposte guida i suoi processi compositivi e performativi. Corpo e spirito entrano in stati di trance durante le esibizioni dal vivo, entrambi completamente immersi in un mondo in cui il suono è un'estensione del nostro corpo fisico e dei nostri desideri coscienti : uno strumento di cambiamento positivo, un processo continuo di liberazione.
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